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Ecocardiografia Fetale

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L’ecocardiografia fetale è una indagine ecografica che studia specificamente il cuore fetale.
Di solito viene eseguita nel secondo trimestre di gravidanza come indagine di screening per la diagnosi precoce delle cardiopatie congenite fetali. Si calcola che le cardiopatie congenite hanno una incidenza di circa intorno 8-10/1000 nati vivi. Grazie al miglioramento della tecnologia e alla disponibilità di ecografi di ultima generazione oggi è possibile identificare precocemente buona parte delle cardiopatie congenite prima della nascita. Inoltre l’ecocardiografia fetale può essere valida anche nella diagnosi e nella gestione di alcune aritmie cardiache fetali.

Come si esegue

L’ecocardiografia fetale viene eseguita con la paziente distesa comodamente sul lettino in posizione supina. La sonda ecografica viene accostata all’addome della gestante e spostata in determinati punti in base alla posizione del feto in utero.
L’esame può essere attuato a decorrere dalla 18° settimana di gestazione, ma il tempo ottimale di esecuzione è tra la 22° e la 26° settimana. In un primo tempo si studia la struttura anatomica del cuore fetale. In una seconda fase si passa alla valutazione funzionale dei flussi ematici all’interno del cuore e dei grossi vasi cardiaci mediante metodica color doppler.

In quali casi svolgere l’ecocardiografia fetale

Le indicazioni materne ad effettuare un’ecocardiografia fetale includono la familiarità per cardiopatie congenite, le malattie autoimmuni o infettive in gravidanza, il diabete ins, le terapie con alcuni farmaci rischiosi per per il feto. Le indicazioni fetali sono invece il sospetto di cardiopatia congenita all’ecografia morfologica, l’idrope fetale non immunologico, le alterazioni cromosomiche, le gravidanze gemellari, l’arteria ombelicale unica, l’impiego di procedure per la fecondazione assistita. In caso di riscontro di cardiopatie congenite complesse è indicato effettuare un monitoraggio ecocardiografico mensile o settimanale per riconoscere precocemente i segni di un eventuale scompenso cardiaco ed anticipare il parto.